
La casa Cogollo sorge all’estremità orientale di corso Palladio, nei pressi della salita di Santa Corona. Tradizionalmente il palazzetto era ritenuto la casa del Palladio, ma in seguito è stato accertato che fu in realtà abitazione del notaio Cogollo. La casa è un edificio preesistente rinnovato sui modi tipici del classicismo cinquecentesco. Lo spazio è esiguo e i numerosi vincoli pratici mettono in difficoltà il rinnovo dell'edificio, ma questo non impedisce a Palladio di raggiungere un risultato magistrale. Al piano terreno viene realizzata una sorta di serliana che dà luce al portico, mentre al primo piano, lo spazio tra le finestre viene riempito da un affresco di Gian Antonio Fasolo. Una radicale ristrutturazione dell’ala settentrionale venne compiuta nella seconda metà del Settecento probabilmente sotto la direzione di Enea Arnaldi.
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